L'allergia al nichel è una reazione del sistema immunitario verso il metallo che può manifestarsi in diversi modi e provoca una serie di disturbi, il più comune dei quali è la dermatite da contatto. Sebbene il nichel sia presente in molti oggetti che possono venire a contatto con il nostro corpo, noi ci occuperemo soltanto del nichel presente negli alimenti e dei problemi che esso può portare.Sempre più spesso nei miei studi di Roma mi trovo a ricevere pazienti con questo problema.
Cibi da evitare:
L'allergia al nichel porta alcune volte a disturbi gastrointestinali come la stipsi, la diarrea o il gonfiore addominale. Dover convivere con un problema di questo tipo non è per niente simpatico e spesso si ricorre a una dieta di esclusione degli alimenti ricchi in nichel. Tra gli alimenti sconsigliati abbiamo:
cioccolato fondente e cacao
arachidi
pomodori
frutti di mare
cavoli, fagioli e broccoli
Altro alimento da escludere in caso di allergia al nichel sono le prugne secche.
Non è mai facile determinare con certezza gli alimenti da escludere in questi casi perchè è difficile determinare la concentrazione del metallo presente in frutta e verdura. Ci sono poi una serie di alimenti da consumare con moderazione e tra questi rientrano:
thè
formaggi stagionati
pesce surgelato
Diagnosi:
La diagnosi avviene tramite due test: il patch test oppure il prime test. Il primo consiste nell'applicare dei cerotti sulla cute e osservare eventualmente la reazione allergica nella zona di applicazione. ll secondo è un piccolo prelievo di sangue dal quale vengono isolati i globuli bianchi. Questi vengono messi a contatto con gli allergeni (tra cui il nichel) e vengono monitorate le reazioni. In base alla reazione allergica il nichel deve essere eliminato dalla dieta per un periodo che va dai 2 ai 6 mesi.
In presenza di allergia al nichel è sempre consigliato non seguire una dieta "fai da te" ma farsi seguire da un nutrizionista.